Il 30 marzo 2012 è morta Lisa London, militante comunista da quando aveva 15 anni, membro delle Brigate Internazionali e della Resistenza francese, imprigionata nel campo di Ravansbruck. Lisa era figlia di una famiglia spagnola emigrata in Francia, visse a Mosca dove conobbe il suo grande amore Artur London, comunista cecoslovacco, anch’egli combattente in Spagna. Dopo la morte del dittatore Franco ritornò spesso nel paese dei suoi genitori a portare la sua testimonianza della lotta per la difesa della Repubblica, presentando le sue memorie, difendendo le stesse idee che aveva abbracciato in gioventù, insistendo nella necessità di continuare lo sforzo collettivo per cambiare la società, ricordando gli ideali dei combattenti delle Brigate Internazionali.
La sua vicenda esistenziale e politica