A ottant’anni di distanza dall’alzamiento, dalla ribellione cioè di sei generali e di una cospicua parte dell’esercito al legittimo governo della Spagna repubblicana che dette avvio a una guerra civile destinata a durare ben più di tre anni, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza vuol richiamare ancora una volta l’attenzione su quella vicenda chiave della storia del Novecento con una prima piccola rassegna di film. Scrisse Paolo Gobetti per introdurre quarant’anni fa una sua rassegna sulla guerra civile spagnola: “Nella Spagna di quegli anni tutto era possibile, anche cambiare il corso della storia; purtroppo le cose andarono nel senso opposto a quello auspicato; le armi nazifasciste, il disinteresse delle democrazie occidentali, l’aiuto interessato di Stalin distrussero l’attesa di un’utopia annunciata”.
Due film che presentiamo nella rassegna sono opere coeve importanti di registi antifascisti come Joris Ivens e André Malraux (quest’ultimo uno scrittore che si misura per l’unica volta con il cinema), c’è un cinegiornale per la Repubblica del 1936, ci sono inoltre due film del periodo franchista in cui la memoria della guerra civile si riflette con straordinaria ma cifrata intensità e, infine, un film uscito appena dopo la morte di Franco, un primo film della nuova Spagna.