Martedì 23 aprile si è svolta la presentazione del saggio “Vita e morte di un partigiano. Alfredo Vivian (1908-1944)”, presso l’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (IVESER).
Sono intervenuti: per l’introduzione Marco Borghi, direttore dell’Iveser; per il quadro storico del periodo, Giulio Bobbo; per la storia della guerra di Spagna
e le Brigate Internazionali, Marco Puppini e infine, per la biografia di Alfredo, l’autrice Cinzia Vivian.
Alfredo Vivian, nato a Venezia il 29 aprile 1908, fin dalla giovinezza legato all’antifascismo di fabbrica della Breda e dell’INA, espatriato in Francia,
entrato in Spagna nelle Brigate Internazionali, ferito e tornato al fronte, subì l’internamento nei campi francesi di Saint-Cyprien, Gurs e Vernet, e il confino
a Ventotene. Partecipò alla Resistenza di Venezia, catturato, imprigionato e torturato, venne fucilato per rappresaglia il 3 agosto 1944 insieme ad altri sei prigionieri, in Riva dell’Impero, oggi Riva dei setti martiri.