IL 12 E IL 14 NOVEMBRE INIZIATIVE ORGANIZZATE DALLA ASSOCIAZIONE AMIS DES BRIGADES INTERNATIONALES IN LUSSEMBURGO
Il 12 novembre, organizzato dall’Associazione Amis Des Brigades Internationales- Luxembourg, si è tenuta presso il Café Streik! di Esch-sur-Alzette l’iniziativa “Chansons pour la liberté”, con la partecipazione dei nostri associati nonché componenti del Trio La Desbandá e la presentazione del CD musicale edito da AICVAS “Al pueblo y a la flor”. La manifestazione si è tenuta sulla scia delle iniziative avviate per ottenere il riconoscimento ufficiale in qualità di resistenti dei brigatisti internazionali, mediante l’apposizione di una targa alla loro memoria sul monumento a tutti i caduti lussemburghesi “Gëlle Fra” (avvenuta lo scorso mese di ottobre).
Il 14 novembre, in occasione dell’atto che si tiene annualmente presso la stazione Dudelange Usine davanti al monumento “No pasarán” collocato in omaggio ai 102 lussemburghesi che partirono a combattere in Spagna con le Brigate Internazionali, la nostra associazione è stata rappresentata da un concerto musicale del Trio La Desbandá. Alla presenza di un’ampia rappresentanza di membri dell’ABI-L, del Centre Català di Lussemburgo e dell’ANPI Lussemburgo sono intervenuti Paca Rimbau (presidentessa ABI-L), Dan Biancalana (sindaco di Dudelange), Mars Di Bartolomeo (Deputato), Claude Wolff (Comité pour la Mémoire de la Seconde Guerre Mondiale) e l’Ambasciatore di Spagna, Bernardo de Sicart.
I discorsi degli intervenuti hanno fatto riferimento a tristi parallelismi tra l’epoca in cui sono emersi il fascismo e il nazismo in Europa e la situazione attuale. Sono state menzionate le difficoltà politiche e legali sorte per far riconoscere ufficialmente i brigatisti internazionali lussemburghesi quali resistenti. La collocazione della targa in loro memoria presso il monumento Gëlle Fra è stato un grande passo verso tale riconoscimento.
L’Ambasciatore spagnolo ha espresso il supporto dello Stato spagnolo affinché avvenga tale riconoscimento ufficiale.
Gli atti si sono chiusi con un “Vin d’Honneur” al Centre de Documentation sur les Migrations Humaines a Dudelange.