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Nell’ambito del festival culturale estivo che si svolge ogni anno nel piccolo paese di Zelbio sul lago di Como
a cura del giornalista di Repubblica Armando Besio, il 10 agosto 2019 si è svolta una serata di immagini,
parole e musica dedicate alla memoria di Giuseppe Pizzala. Ricordato dai più vecchi del paese come
“Pepito il rivoluzionario”, è stato possibile ricostruire dagli archivi dell’AICVAS il suo percorso di volontario
alla guerra di Spagna. Falegname emigrato in Argentina negli anni ’20, divenuto anarchico, fu espulso dal
governo trasferendosi a Barcellona, dove fu tra i primi italiani il 18 luglio del 1936 ad impugnare le armi per
contrastare l’insurrezione militare. Si arruolò poi nella Colonna Durruti perdendo un occhio in battaglia ed
ottenendo il grado di capitano. Militò successivamente nel Battaglione della Morte ed infine nella Divisione
Durruti, combattendo fino all’ultimo per rallentare l’avanzata franchista in Catalogna e consentire alla
popolazione civile di fuggire in Francia. Traversata la frontiera fu internato in diversi campi tra cui Gurs, da
dove si arruolò volontario nell’Esercito Francese, combattendo con gli Alleati fino alla fine della II guerra
mondiale. Deceduto nel 1969, gli è stata concessa la medaglia d’oro postuma dalla Regione Lombardia. La
serata ha visto per AICVAS gli interventi di Italo Poma e Claudio Rossi accompagnati dalle canzoni di
Angeles Aguado ed ha riunito più di 120 persone, tra i quali due pronipoti del volontario, Giovanni Giovio e
Ginella Pizzala, che hanno ricevuto dal nostro Presidente un attestato a ricordo dell’avventura del loro zio
Pepito in Spagna.

Di admin