Il 2018 è stato un anno di ricordo in tutta Europa dell’ottantesimo anniversario della smobilitazione e
partenza (la despedida) degli uomini delle Brigate internazionali dalla Spagna in seguito alle decisioni del capo del governo repubblicano, Juan Negrin. Come sappiamo, gli italiani ed altri gruppi nazionali (tedeschi, jugoslavi, austriaci, polacchi) non poterono rientrare alle rispettive
nazioni di provenienza, in mano a regimi della destra totalitaria, ma si fermarono in Spagna sino al mese di febbraio 1939 per finire poi internati nei campi di concentramento francesi assieme a migliaia di combattenti spagnoli.
L’associazione Les Amis des Combattants en l’Espagne Républicaine, Acer, con sede
a Parigi, che rappresenta familiari ed amici dei combattenti antifascisti francesi di Spagna,
associazione “sorella” dell’Aicvas, ha voluto dedicare tre giornate di convegno all’impegno
femminile a fianco della Repubblica. Impegno che è particolarmente interessante da
studiare, perché mostra due importanti fenomeni avvenuti nella Spagna repubblicana: la
capacità di generare una mobilitazione transnazionale e la trasformazione delle relazioni di
genere in un contesto di guerra. Durante la guerra civile spagnola le donne non si limitano
a partecipare allo sforzo bellico nella retroguardia, prendono le armi e la loro presenza al
fronte diventa uno dei tratti caratteristiche distintive del conflitto. Questo impegno radicale
di donne straniere insieme con la Repubblica spagnola, che non era ovvio, è senza dubbio
una pietra miliare per essere visto nella storia delle donne di apprendimento politico e la
modifica delle relazioni di genere presso della lunga "guerra civile europea"
Gli incontri si sono svolti a Parigi, allo Espace Neimeyer, in place du coronel Fabien.
Mercoledì 24 ottobre, la sessione del mattino ha avuto per tema “Le straniere tra i
volontari in Spagna. Presenze, percorsi, memorie e silenzi”. La sera invece il tema è stato
l’internamento in Francia delle donne straniere rientrate dalla Spagna, con proiezione del
film Les indésirables (Francia 2014), cui è seguita una tavola rotonda.
Nella seconda giornata. Giovedì 25 ottobre, al mattino si è parlato di “Donne invisibili?.
Fonti, metodi ed approcci ad una storia delle donne impegnate”, mentre nel pomeriggio il
tema è stato “Oltre i confini. L’impegno femminile transnazionale nella mobilitazione
antifascista”. La sera sono stati proiettati i films Las Mamas Belgas (Spagna 2016) e
Résister au tyran (Francia – Spagna 2017) cui è seguita una tavola rotonda.
Infine, il terzo giorno di lavori. che si è svolto Venerdì 26 ottobre all’ Auditorium du Petit
Palais, sempre a Parigi, si è parlato di “Le Intellettuali straniere e la difesa della
Repubblica spagnola”e di “Donne nell’azione sanitaria e sociale in favore del popolo
spagnolo: traiettorie e pratiche”. La sera infine il tema è stato “1938 – 2018.
Internazionalismo e impegno transnazionale femminile dalla Spagna al Rojava”.
L’Aicvas ha partecipato alla prima giornata con un intervento del vicepresidente Marco
Puppini sul tema Lotta antifascista come opportunità di emancipazione femminile? Donne
italiane in Spagna durante la guerra civile spagnola. Ricordiamo che l’Aicvas ha pubblicato
nel 2014 il libro scritto da Marco Puppini ed Augusto Cantaluppi “Non avendo mai preso
un fucile tra le mani”. Antifasciste italiane alla guerra civile spagnola 1936 – 1939 dedicato
proprio all’impegno delle antifasciste italiane in terra spagnola a fianco della Repubblica.
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